Nomina Coordinatore Sicurezza: Requisiti e Procedura Completa – La Guida

Nomina Coordinatore Sicurezza: Requisiti e Procedura Completa – La Guida

Il coordinatore della sicurezza è una figura chiave per garantire la sicurezza dei lavoratori e del pubblico in generale all’interno di qualsiasi cantiere. 

Come suggerisce il nome, questa posizione comporta la supervisione di tutti gli aspetti della sicurezza sul lavoro e l’attento monitoraggio della conformità alle normative del settore. Ciò include la conduzione di valutazioni dei rischi, la formazione regolare dei lavoratori e la revisione dei piani di lavoro per identificare i potenziali pericoli. 

Inoltre, il coordinatore della sicurezza funge anche da collegamento tra la direzione e i dipendenti, coordinando le risposte agli incidenti o alle emergenze e facilitando la comunicazione tra tutte le parti interessate. 

Sia che si lavori nel settore pubblico che in quello privato, questo ruolo è critico e svolge un ruolo centrale nel mantenere condizioni di sicurezza e produttività in qualsiasi cantiere. Pertanto, è essenziale che i datori di lavoro assumano persone qualificate in grado di svolgere efficacemente queste importanti responsabilità.

All’interno di questo articolo vediamo nel dettaglio la nomina coordinatore sicurezza, quali sono le responsabilità di questo ruolo, quando è necessaria tale figura e i requisiti necessari per ricoprire l’incarico.

Prima di iniziare con la spiegazione nel dettaglio, mi presento: sono Vincenzo e ho lavorato per oltre 20 anni come responsabile della sicurezza nelle aziende. Ho creato questo portale per aiutare professionisti e aziende ad orientarsi nel mondo della sicurezza sul lavoro, così da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori ed adeguarsi alle normative di legge.

Chi e cosa fa il Coordinatore della Sicurezza

Il coordinatore della sicurezza del cantiere svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e il benessere di tutte le persone coinvolte in un progetto di costruzione. 

Questa figura ha la responsabilità di collaborare con più appaltatori per supervisionare le varie fasi di un progetto, monitorando le attività per garantire che siano svolte in sicurezza e nel rispetto delle norme di salute e sicurezza pertinenti. 

Per questo motivo, il coordinatore della sicurezza deve avere una conoscenza approfondita dei requisiti legali e delle migliori pratiche per garantire la sicurezza dei lavoratori in cantiere. Inoltre, deve essere in grado di comunicare efficacemente le proprie aspettative ai diversi gruppi di lavoratori, gestendo le interazioni tra gli appaltatori e mantenendo una forte attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro.

L’articolo 89 del D.Lgs 81 del 2008 individua due diverse definizioni per il ruolo di coordinatore per la sicurezza distinguendo tra:

  • Coordinatore per la Progettazione (CSP), soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 91;
  • Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSL), soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 92.

CSP e CSE: chi sono e quali sono le differenze

Come suggerisce il nome, il ruolo del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione, il CSP, è quello di supervisionare la sicurezza durante la fase di progettazione di un progetto edile. Concentrandosi sulla sicurezza prima ancora dell’inizio dei lavori, questa persona svolge un ruolo fondamentale nel contribuire a garantire che il cantiere possa partire con successo e mantenere buoni standard di sicurezza durante l’avanzamento dei lavori.

Al contrario, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, il CSE, è incaricato di garantire il rispetto delle norme di salute e sicurezza durante la fase operativa di attuazione dei lavori. Ciò comporta ispezioni in loco e coordinazione delle attività delle imprese affidatarie, delle imprese subappaltatrici e dei  lavoratori autonomi al fine di evitare pericolosi imprevisti. Il CSE lavora a stretto contatto con le altre parti interessate per identificare in modo proattivo i potenziali pericoli e adottare misure preventive, se necessario.

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La nomina del Coordinatore della Sicurezza: ecco come avviene

Quando più imprese lavorano nello stesso cantiere, è essenziale avere un coordinatore per la sicurezza designato. Questo requisito è previsto dall’articolo 90 del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, il quale stabilisce che in questi casi il committente o un responsabile dei lavori delegato debba nominare dei coordinatori in possesso delle qualifiche professionali adeguate per il lavoro svolto all’interno del cantiere.

Questo requisito è volto a garantire che tutti i lavoratori del cantiere siano tenuti al sicuro e che i potenziali rischi siano gestiti e mitigati in modo efficace. Grazie a questo processo, gli appaltatori possono lavorare in modo efficiente senza doversi preoccupare dei problemi di sicurezza, sapendo che qualcuno è stato nominato per sorvegliarli e proteggerli da eventuali danni.

I requisiti necessari per la nomina di Coordinatore per la Sicurezza

Per essere qualificati per la posizione di coordinatore della sicurezza, è necessario soddisfare i requisiti specificati nell’articolo 98 del Testo Unico sulla Sicurezza. Questo articolo stabilisce che, per essere presi in considerazione per tale ruolo, gli individui devono dimostrare di conoscere ed avere esperienza in una serie di importanti questioni di sicurezza, tra cui la gestione del cliente e la gestione della costruzione.

Inoltre, l’articolo 98 specifica che anche le persone che già ricoprono altri ruoli legati alla sicurezza possono essere idonee a ricoprire la posizione di coordinatore della sicurezza. Questi possono includere ruoli come il committente, il responsabile dei lavori e il direttore dei lavori.

Per il ruolo di CSE, inoltre, non possono essere scelti candidati che già operano come datore di lavoro, dipendenti o RSPP di una delle imprese esecutrici. Da questa regola, vi è un’eccezione solo nel caso in cui l’impresa esecutrice e il committente coincidano.

Per poter ricoprire il ruolo di CSP e CSE, bisogna rispettare dei requisiti che sono stabiliti all’interno dell’articolo 98 comma 1 del D.Lgs. 81/2008, ossia:

  • Titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria;
  • Anni di esperienza che variano a seconda del titolo di studio posseduto;
  • Attestato di partecipazione a corsi di formazione e relativi aggiornamenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Per quanto riguarda gli anni di esperienza necessari, ecco un riassunto delle richieste:

Titolo di StudioAnni di esperienze per il ruolo di CSP e CSE
Laurea magistrale conseguita nelle classi: LM-4, da LM-20 a LM-35, LM-69, LM-73, LM-741 anno
Laurea specialistica conseguita nelle classi: 4/S, da 25/S a 38/S, 77/S, 74/S, 86/S1 anno
Diploma di laurea ai sensi del decreto del 5 maggio 2004 emanato dal MIUR1 anno
Laurea conseguita nelle seguenti classi: L7, L8, L9, L17, L232 anni
Laurea conseguita nelle classi 8, 9, 10, 42 anni
Diplomi di: geometra, perito industriale, perito agrario o agrotecnico3 anni

La formazione obbligatoria per diventare CSP e CSE

Il corso di formazione per coordinatore della sicurezza nei cantieri è essenziale per coloro che vogliono ricoprire questo ruolo nel settore edile. Questo programma di formazione professionale offre strumenti e conoscenze essenziali per aiutare i dirigenti e i lavoratori a identificare e gestire i rischi potenziali nei cantieri, nonché a implementare piani di sicurezza efficaci. 

Il programma prevede una durata di 120 ore e copre argomenti quali l’analisi dei rischi, le norme di buona tecnica e i metodi di organizzazione per garantire un ambiente di lavoro sicuro nei cantieri.

A seguito del superamento del corso iniziale, si dovrà seguire un aggiornamento ogni 5 anni della durata di almeno 40 ore.

Quando è necessario nominare un Coordinatore Sicurezza nei cantieri?

Secondo l’articolo 90 del D.Lgs. 81/08, ogni cantiere che coinvolge più imprese deve avere un coordinatore per la sicurezza designato per prevenire incidenti e infortuni. 

Questo requisito si applica indipendentemente dal fatto che tali imprese lavorino tutte contemporaneamente o meno, e deve essere rispettato sia dal committente o dal responsabile del progetto che da tutte le imprese che lavorano nel cantiere. 

Per adempiere a questo obbligo, il committente o il responsabile del progetto sono tenuti a nominare un coordinatore per la sicurezza prima di assegnare l’incarico di progettazione, mentre il coordinatore per l’esecuzione deve essere nominato prima di assegnare qualsiasi altro lavoro sul progetto.

In alcuni casi, alla stessa persona può essere chiesto di svolgere entrambi i ruoli per la propria organizzazione. 

Tale nomina deve essere fatta per iscritto e deve essere firmata sia dall’autorità che ha il potere di nomina (in genere il dirigente o il responsabile) sia dalla persona che viene nominata per la posizione. In questo modo si garantisce che tutti i soggetti coinvolti siano a conoscenza e acconsentano all’accordo, contribuendo a proteggere entrambe le parti nel caso in cui dovessero sorgere problemi.

Le sanzioni per la mancata nomina del Coordinatore per la Sicurezza

Quando si parla di sicurezza sul posto di lavoro, è fondamentale che tutte le linee guida e i protocolli siano seguiti alla lettera. In caso contrario, le conseguenze possono essere disastrose, sia per i singoli lavoratori che per le aziende e le organizzazioni nel loro complesso. 

In particolare, quando un committente privato non nomina un coordinatore della sicurezza all’interno della propria organizzazione, viola la legge ed espone se stesso e i propri dipendenti a gravi rischi. Questa violazione può comportare sanzioni civili o accuse penali, a seconda della gravità della situazione: l’arresto sino a sei mesi o ammenda sino a 7.014,00 euro.

Gli obblighi del committente o del responsabile dei lavori

Per garantire che tutte le parti coinvolte in un progetto di costruzione siano consapevoli dei rispettivi ruoli e responsabilità, il committente o il responsabile del progetto deve comunicare a tutte le imprese appaltatrici, agli appaltatori e ai lavoratori autonomi il nome del coordinatore della progettazione e del coordinatore per l’esecuzione

Questi nomi devono poi essere chiaramente indicati sul cartello di cantiere, in modo che tutti coloro che lavorano al progetto sappiano esattamente chi devono contattare in caso di domande o dubbi.

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FAQ sulla nomina del Coordinatore della Sicurezza

Vediamo ora alcune domande frequenti che gli utenti si pongono spesso nel momento in cui cercano informazioni a riguardo della nomina coordinatore sicurezza.

Chi nomina il Coordinatore per la Sicurezza?

Non c’è dubbio che la sicurezza debba essere la priorità numero uno in qualsiasi cantiere, indipendentemente dalle dimensioni o dalla complessità del progetto. Infatti, con più squadre che lavorano contemporaneamente e un’ampia gamma di materiali e attrezzature potenzialmente pericolosi, è essenziale disporre di un chiaro sistema di supervisione per garantire che tutti siano al sicuro e rispettino gli standard di sicurezza

Ciò è particolarmente vero quando è prevista la presenza di più di un’impresa esecutrice in un cantiere, anche se non contemporaneamente. Ai sensi dell’art. 90 comma 4 del D.Lgs. 81/2008, in questi casi il committente o il responsabile dei lavori deve nominare un coordinatore per la sicurezza prima di affidare qualsiasi lavoro. 

Qual è la differenza tra CSE e CSP?

Il ruolo dei coordinatori della sicurezza nel settore edile è essenziale per garantire la protezione dei lavoratori e la loro sicurezza. Esistono due tipi principali di coordinatori della sicurezza: il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP), i cui compiti si svolgono durante la fase di progettazione di un progetto, e il coordinatore della sicurezza in fase di costruzione (CSE), che svolge le sue mansioni durante la fase di costruzione del lavoro in corso.

Quando è obbligatoria la nomina del Coordinatore della Sicurezza?

Nel competitivo settore edile di oggi, è più importante che mai mantenere la sicurezza come priorità assoluta. Un aspetto critico per garantire un ambiente di lavoro sicuro è la nomina di un coordinatore della sicurezza per ogni cantiere in cui lavorano più appaltatori contemporaneamente, anche se gli appaltatori non lavorano sullo stesso progetto o nello stesso momento. 

Questa persona deve possedere una vasta esperienza nelle migliori pratiche di sicurezza nel settore edile ed è responsabile del monitoraggio delle condizioni in loco e della segnalazione di eventuali problemi o preoccupazioni alla direzione, se necessario.

Quali sono i principali compiti del Coordinatore per la Sicurezza?

Per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori durante la progettazione e l’esecuzione di un’opera edile, è essenziale assegnare chiaramente ruoli e responsabilità specifici. Ciò può essere realizzato attraverso l’articolo 91 del D.Lgs. 81/08, che delinea una serie di compiti per il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione di un’opera. Tra questi, la redazione del PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento), la preparazione del fascicolo dell’opera e la supervisione delle altre attività necessarie.

L’articolo 92, invece, assegna un maggior numero di obblighi al coordinatore per l’esecuzione dei lavori durante la fase di esecuzione vera e propria. Questi compiti comprendono la verifica dell’applicazione dei protocolli di sicurezza da parte delle imprese appaltatrici e dei lavoratori autonomi, la garanzia che i POS siano adeguati e coerenti con quanto contenuto nel PSC e nel fascicolo dell’opera, l’organizzazione della cooperazione e della comunicazione tra i vari datori di lavoro che lavorano su un progetto, e altro ancora. 

Assegnando efficacemente questi ruoli a persone diverse durante ogni fase di un progetto edile, i datori di lavoro possono contribuire a garantire che i lavoratori siano tenuti al sicuro in ogni momento, riducendo al minimo i fattori di rischio attraverso una pianificazione e un coordinamento adeguati.

Quando il CSE rileva una non conformità in un progetto di costruzione, è sua responsabilità inviare una contestazione scritta alle imprese o ai lavoratori autonomi coinvolti. A seconda della gravità della situazione, può decidere di sospendere i lavori del progetto, allontanare le imprese o i lavoratori coinvolti o risolvere completamente il contratto. 

Se il committente o il responsabile della gestione del progetto non dovesse prendere provvedimenti in seguito a questa segnalazione, spetta al CSE segnalare il problema all’autorità sanitaria locale e all’ufficio provinciale di regolamentazione del lavoro per ulteriori indagini. In questo modo, egli dimostra il suo impegno a garantire che i progetti edilizi siano condotti in sicurezza e nel pieno rispetto di tutte le leggi e normative vigenti.

Chi può diventare Coordinatore della Sicurezza?

Per essere qualificati per la posizione di coordinatore della sicurezza, è necessario soddisfare i requisiti specificati nell’articolo 98 del Testo Unico sulla Sicurezza. Questo articolo specifica che, per essere presi in considerazione per il ruolo, gli individui devono dimostrare di conoscere ed avere esperienza in una serie di importanti questioni di sicurezza, tra cui la gestione del cliente e la gestione della costruzione.

Inoltre, l’articolo 98 specifica che anche le persone che già ricoprono altri ruoli legati alla sicurezza possono essere idonee a ricoprire la posizione di coordinatore della sicurezza. Questi possono includere ruoli come il committente, il responsabile dei lavori e il direttore dei lavori.

Per il ruolo di CSE, inoltre, non possono essere scelti candidati che già operano come datore di lavoro, dipendenti o RSPP di una delle imprese esecutrici. Da questa regola, vi è un’eccezione solo nel caso in cui l’impresa esecutrice e il committente coincidano.

Quando non è previsto il Coordinatore per la Sicurezza?

Sono esenti dall’obbligo di designare un coordinatore per la progettazione i lavori privati che non necessitano di permessi edilizi ai sensi della normativa vigente o i lavori privati il cui valore è inferiore a 100.000 euro.

Quanto viene pagato un coordinatore della sicurezza?

L’onorario per il coordinamento della sicurezza in un cantiere può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la complessità dei lavori coinvolti, l’estensione del cantiere, la sua ubicazione e i fattori di rischio, nonché la durata prevista del cantiere. 

Il compenso varia da 1.000 a 3.500 euro, il che rende difficile determinare il costo del lavoro di un coordinatore per la sicurezza in assenza di linee guida o norme chiare per la valutazione di questi costi. 

Tuttavia, a prescindere da questa variabilità, i coordinatori della sicurezza sono una parte essenziale di qualsiasi progetto edile, dato il loro ruolo critico nel prevenire gli incidenti e garantire la sicurezza dei lavoratori.

Cos'è il POS nei cantieri?

Il Piano Operativo di Sicurezza, o POS, è un documento fondamentale richiesto dall’articolo 17 della Legge sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL). Questa legge è stata attuata per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri. 

Per conformarsi a questa normativa, tutti gli appaltatori che lavorano in un cantiere devono redigere un POS dettagliato prima di iniziare i lavori

Il POS viene utilizzato sia dai datori di lavoro che dai lavoratori per identificare e valutare i rischi potenziali sul cantiere e fornisce indicazioni su come affrontare tali rischi per prevenire gli infortuni sul lavoro. 

Stabilendo protocolli di sicurezza e linee guida chiare per ogni attività svolta in cantiere, il POS è determinante per migliorare la sicurezza dei lavoratori e prevenire gli infortuni nel settore edile.

Che differenza c'è tra POS e DVR?

Il DVR è uno strumento fondamentale che svolge un ruolo importante nella prevenzione dei pericoli e nella promozione della sicurezza sul lavoro. Identificando e studiando tutti i fattori che possono causarli, il DVR ci permette di capire meglio come proteggere efficacemente i lavoratori dai rischi potenziali. 

Il POS è un documento fondamentale che funge da linea guida per la conformità del datore di lavoro alle normative sui cantieri temporanei o mobili. Contiene informazioni come i dettagli di contatto per le varie parti interessate, le procedure di risposta alle emergenze, le procedure operative standard per i macchinari e le attrezzature e altro ancora. 

Garantendo la preparazione e l’aggiornamento di questi documenti, possiamo contribuire alla sicurezza dei lavoratori e alla prevenzione di gravi incidenti nei nostri cantieri. Pertanto, il DVR e il POS svolgono un ruolo essenziale nella salvaguardia della salute e della sicurezza sul lavoro.

Chi deve firmare il piano operativo di sicurezza?

Il Piano Operativo di Sicurezza è un documento fondamentale per qualsiasi progetto edile, in quanto definisce le varie misure di sicurezza e i protocolli che verranno applicati in cantiere. 

Questo piano deve essere redatto e firmato dal datore di lavoro, che ha la piena responsabilità di garantire che rifletta accuratamente tutte le norme di sicurezza pertinenti. 
È importante che questo piano venga attuato con cura in ogni fase del progetto, dalla messa in opera alla demolizione, in modo da ridurre al minimo i rischi e garantire la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori coinvolti.