Nomina CSE (Coordinatore Sicurezza in fase Esecutiva): Requisiti e Procedura

Nomina CSE (Coordinatore Sicurezza in fase Esecutiva): Requisiti e Procedura

Il ruolo del Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE) è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili. Questa figura è responsabile della supervisione di tutte le attività e della gestione dei potenziali rischi sul luogo di lavoro. 

Il CSE funge da collegamento cruciale tra la direzione, i lavoratori e altre parti interessate, come le agenzie di regolamentazione o i subappaltatori. Inoltre, è responsabile dell’identificazione di eventuali rischi o zone pericolose e dell’implementazione di protocolli di sicurezza appropriati per ridurre al minimo i danni ai lavoratori e alle altre persone presenti in cantiere. 

Data l’ampia gamma di responsabilità che questo ruolo comporta, è essenziale che il CSE sia ben formato, competente e dedito a garantire la sicurezza di tutte le persone che lavorano all’interno del luogo di svolgimento dei lavori.

Prima di iniziare con la spiegazione nel dettaglio, mi presento: sono Vincenzo e ho lavorato per oltre 20 anni come responsabile della sicurezza nelle aziende. Ho creato questo portale per aiutare professionisti e aziende ad orientarsi nel mondo della sicurezza sul lavoro, così da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori ed adeguarsi alle normative di legge.

Quando è necessario nominare un Coordinatore Sicurezza in fase Esecutiva (CSE)?

Per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori nei cantieri, la nomina di un coordinatore per la salute e la sicurezza (CSE) competente è obbligatoria per legge

Tale figura deve essere ricoperta secondo i requisiti specifici previsti dall’art. 90 del D.Lgs. 81/08, che prevede la nomina del CSE in tutti i cantieri in cui siano presenti più imprese, anche se non tutte operanti contemporaneamente nel cantiere. Inoltre, nel caso in cui l’esecuzione di un’opera o di una parte di essa sia stata affidata a un’unica impresa e questa coinvolga successivamente altre imprese nei suoi lavori, anche in questo caso, il ruolo di CSE deve essere nominato. 

In aggiunta, secondo lo stesso articolo, se queste condizioni sono soddisfatte, possono ricoprire il ruolo di CSE nei cantieri sia l’appaltatore principale che i responsabili dell’esecuzione dei lavori. È quindi evidente che il rispetto dei requisiti di legge relativi alle nomine dei CSE sia essenziale per garantire una sicurezza ottimale in tutti i tipi di cantieri.

Cosa fa il CSE è perché il suo ruolo è così importante

Come previsto dalla legge, gli obblighi del CSE sono chiaramente delineati dall’articolo 92 del D.Lgs. 81/08. L’articolo stabilisce, tra l’altro, che il CSE deve avere una conoscenza approfondita del PSC e del POS, nonché delle relative procedure di lavoro, al fine di garantire un adeguato coordinamento e controllo durante l’esecuzione di qualsiasi progetto di lavoro. 

Inoltre, è sua responsabilità valutare eventuali modifiche al piano di lavoro o alle procedure di sicurezza e aggiornare di conseguenza il PSC e il POS per garantire che rimangano coerenti con le pratiche e i requisiti attuali.

Il CSE deve, inoltre, organizzare la cooperazione e il coordinamento tra i datori di lavoro e i lavoratori autonomi nel cantiere, nel verificare il rispetto degli accordi sulla sicurezza sul lavoro tra i vari soggetti interessati e nel segnalare al committente e ai responsabili dell’esecuzione dei lavori eventuali casi di non conformità alle normative vigenti. 

Tale figura ha, infine, la responsabilità di contribuire all’identificazione di potenziali problemi di sicurezza e di proporre misure per risolverli, come la sospensione dei lavori o l’allontanamento dei lavoratori o delle attrezzature dalle aree pericolose. In un cantiere, quindi, è essenziale che sia presente un CSE efficace per garantire che tutte le parti collaborino in modo sicuro ed efficiente.

Le sanzioni per la mancata nomina del CSE

Nel caso in cui non venga effettuata la nomina del CSE, si configura una violazione di carattere penale che può comportare l’arresto del committente fino a sei mesi e/o un’ammenda fino a 7.014 euro.

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I requisiti necessari per la nomina di CSE

I requisiti necessari per essere nominati CSE sono stabiliti all’interno dell’articolo 98 del Testo Unico sulla Sicurezza.

Il CSE deve possedere almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Laurea magistrale conseguita in una delle seguenti classi: LM-4, da LM-20 a LM-35, LM- 69, LM-73, LM-74; o laurea specialistica conseguita nelle seguenti classi: 4/S, da 25/S a 38/S, 77/S, 74/S, 86/S. Inoltre, deve avere l’attestazione da datori di lavoro o committenti, che comprovi l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno un anno;
  • Laurea conseguita nelle seguenti classi: L7, L8, L9, L17, L23 (decreto ministeriale 16 marzo 2007); o laurea conseguita nelle classi 8, 9, 10, 4 (in base al decreto ministeriale 4 agosto 2000). Inoltre, attestazione fornita da datori di lavoro o committenti, che comprovi l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno due anni;
  • Diploma di geometra o perito industriale o perito agrario o agrotecnico, oltre all’attestazione, sempre da parte di datori di lavoro o committenti, che certifichi l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno tre anni.

Inoltre, il CSE deve obbligatoriamente aver completato e superato il relativo esame di un corso di formazione specifico in materia di salute e sicurezza, in base a quanto previsto dall’allegato XIV del Testo Unico.

La formazione obbligatoria per diventare CSE

Il corso di formazione obbligatorio per diventare CSE prevede una durata totale di 120 ore ed è composto: da una parte teorica suddivisa in tre moduli della durata di 96 ore e da una parte pratica di 24 ore.

Oltre a questo corso iniziale, il CSE è tenuto a prendere parte ad un corso di aggiornamento ogni cinque anni della durata complessiva di 40 ore.

La procedura per nominare un Coordinatore Sicurezza in fase Esecutiva

Quando si tratta di progetti edilizi, la sicurezza è della massima importanza. La nomina di un coordinatore della sicurezza in fase esecutiva, CSE, è una parte importante di questi progetti, in quanto garantisce che tutti i lavoratori del cantiere rimangano sempre al sicuro e protetti. 

La nomina del CSE deve avvenire prima dell’inizio dei lavori di un progetto, sia nel caso in cui siano coinvolte più imprese di costruzione, sia nel caso in cui un’impresa si occupi dell’intero progetto. Questo requisito è sancito dalla legislazione, in particolare dall’articolo 90 del Decreto Legislativo n. 81/2008. 

Inoltre, la normativa prevede che questo requisito si applichi anche quando l’appaltatore iniziale assegna successivamente una parte o la totalità dei lavori ad altre imprese.

I compiti e gli obblighi di chi viene nominato CSE

Il ruolo del CSE è fondamentale per la supervisione del processo di costruzione e per garantire che tutti i soggetti coinvolti rispettino le norme di salute e sicurezza

Nella fase di esecuzione, questa figura è responsabile del coordinamento delle attività del progetto e della verifica dell’avanzamento dei lavori. Ciò comporta la valutazione del POS per la conformità al PSC, il monitoraggio di datori di lavoro, appaltatori e lavoratori autonomi e la verifica dei requisiti di sicurezza per tutta la durata del progetto.

L’obbligo di aggiornamento del CSE

La validità del certificato di coordinatore della sicurezza è limitata a un periodo di 5 anni. Ciò significa che chiunque non completi gli aggiornamenti necessari entro tale periodo di tempo vedrà il proprio certificato sospeso e non potrà continuare a svolgere il proprio ruolo di coordinatore della sicurezza in nessuna delle due fasi di un progetto edile.

Anche se i professionisti con certificati scaduti non perdono la propria abilitazione, non potranno agire come coordinatori della sicurezza senza aggiornare il loro certificato. Ciò può avere serie implicazioni per le imprese edili che contano sulla competenza di questi professionisti, rendendo essenziale che tutti coloro che ricoprono questa posizione aggiornino le loro certificazioni in modo tempestivo. Pertanto, è fondamentale che chiunque svolga un ruolo attivo di coordinatore della sicurezza si tenga aggiornato sui requisiti di certificazione per continuare a fornire i propri preziosi servizi.

Per completare l’aggiornamento di 40 ore nel corso del quinquennio, i CSE hanno due opzioni. Una delle più diffuse è quella di partecipare a convegni e seminari, che possono essere presentati da esperti o forniti nell’ambito di un evento più ampio incentrato su altri temi della sicurezza sul lavoro.

Un’altra opzione è quella di frequentare corsi di aggiornamento, progettati specificamente in base ai requisiti indicati nell’Allegato XIV del Decreto Legislativo 81. Sebbene questi tipi di formazione possano richiedere più tempo e impegno, sono generalmente considerati un modo efficace per soddisfare i propri requisiti di aggiornamento obbligatorio. 

Inoltre, dal 2016, i corsi di aggiornamento per coordinatori della sicurezza possono essere completati anche online, rendendo più facile che mai per i lavoratori ottenere la formazione di cui hanno bisogno.

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FAQ sulla nomina del CSE

Vediamo ora alcune domande frequenti che gli utenti si pongono spesso nel momento in cui cercano informazioni a riguardo della nomina del CSE.

Chi nomina CSP e CSE?

Il CSP e il CSE sono nominati dal Committente, ossia il “soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione”.

Qual è la differenza tra CSE e CSP?

Il ruolo del coordinatore della sicurezza è essenziale per il successo di qualsiasi progetto edile. Esistono due tipi principali di coordinatori della sicurezza: il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) e il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE)

Il CSP svolge le sue funzioni nelle prime fasi del progetto, quando le fasi di progettazione e pianificazione sono ancora in corso. È responsabile di garantire che siano state condotte tutte le valutazioni dei rischi e che siano stati identificati tutti i pericoli o i rischi potenziali del progetto. 

Il CSE, invece, subentra nelle fasi successive del progetto, quando i lavori in cantiere sono già in corso. Come il CSP, ha la responsabilità di garantire che vengano attuate le opportune misure di valutazione e mitigazione dei rischi. In generale, entrambi i ruoli sono fondamentali per mantenere condizioni di lavoro sicure in qualsiasi progetto edile.

Che cosa è il CSE?

Il CSE è il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione che subentra al CSP nelle fasi successive del progetto, quando i lavori in cantiere sono già in corso. Ha la responsabilità di garantire che vengano attuate le opportune misure di valutazione e mitigazione dei rischi.

Quando è obbligatoria la nomina del CSE?

Nei casi in cui il lavoro viene inizialmente affidato a un’unica azienda, è importante garantire che i lavoratori siano protetti da tutti i potenziali pericoli che possono sorgere durante l’esecuzione dei lavori. Garantendo il rispetto di tutti gli standard e le normative di sicurezza applicabili, i datori di lavoro possono contribuire a mantenere i propri lavoratori al sicuro e a prevenire incidenti e infortuni. 

Tuttavia, quando si tratta di progetti complessi o di lavori che richiedono l’intervento di più imprese e personale, è necessario prendere ulteriori precauzioni per proteggere i lavoratori. In questi casi, la nomina di un esperto o consulente certificato in materia di sicurezza (CSE) diventa obbligatoria ai sensi dell’art. 90, comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008. Questo professionista avrà le competenze e le capacità necessarie per valutare i rischi e identificare le misure di sicurezza necessarie per mantenere i lavoratori al sicuro mentre completano compiti impegnativi o si impegnano in progetti complessi.

Cosa deve controllare il CSE?

Quando un’azienda intraprende un progetto di costruzione, è essenziale che vengano adottate misure di sicurezza e di coordinamento adeguate. Il CSE ha la responsabilità di verificare che tali misure siano attuate nel corso dei lavori. In particolare, deve assicurarsi che tutte le procedure di lavoro siano seguite correttamente e che siano state adottate misure di coordinamento adeguate per evitare rischi o pericoli. 

Inoltre, il CSE svolge un ruolo importante nel monitoraggio e nel controllo di tutte le attività in cantiere, facendo rispettare le scadenze e supervisionando gli aspetti logistici come l’utilizzo delle attrezzature e l’assegnazione del personale. Grazie a questi sforzi, il CSE assicura che tutti i lavori di costruzione si svolgano senza intoppi e in sicurezza, promuovendo il rispetto delle norme e salvaguardando l’integrità complessiva del progetto.

Chi può essere CSE?

Per diventare coordinatore della sicurezza e svolgere il ruolo in modo efficace, è necessario soddisfare una serie di qualifiche e requisiti fondamentali. Innanzitutto, i candidati a questa posizione devono avere una laurea o un diploma in un settore correlato, come la gestione delle costruzioni o la salute e la sicurezza. Inoltre, i candidati devono avere esperienza di lavoro nel settore edile, poiché il coordinamento della sicurezza spesso implica la presa di decisioni sui rischi e sui pericoli associati a particolari progetti o attività. Infine, tutti i coordinatori della sicurezza devono completare un programma di formazione formale per verificare le loro competenze e conoscenze in questo settore. Nel complesso, questi requisiti di formazione ed esperienza garantiscono che solo professionisti qualificati svolgano l’importante ruolo di coordinatore della sicurezza.

Quando non è previsto il CSE?

Solamente nel caso in cui sia presente una sola impresa esecutrice oppure esista un’impresa affidataria che subappalta i lavori ad un’altra impresa senza che la prima metta mai piede fisicamente nel cantiere, non vi è l’obbligo per legge di nominare un CSE.