Responsabilità RLS Civile e Penale: la Guida Completa con FAQ

Responsabilità RLS Civile e Penale: la Guida Completa con FAQ

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una figura importante in tutte le aziende. I suoi compiti sono di consulenza e supervisione sull’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. 

Non ha potere decisionale sulle azioni da intraprendere, ma deve essere consultato sulle molte questioni “cruciali” (formazione, valutazione dei rischi, ecc.). È presente alle ispezioni delle autorità competenti ed è sua responsabilità segnalare loro le eventuali carenze del sistema di protezione e prevenzione. 

Il RLS è, quindi, una risorsa preziosa per qualsiasi azienda e il suo ruolo nel garantire la sicurezza dei lavoratori non può essere sottovalutato.

All’interno di questo articolo analizziamo nel dettaglio la responsabilità RLS civile e penale.

Prima di iniziare con la spiegazione nel dettaglio, mi presento: sono Vincenzo e ho lavorato per oltre 20 anni come responsabile della sicurezza nelle aziende. Ho creato questo portale per aiutare professionisti e aziende ad orientarsi nel mondo della sicurezza sul lavoro, così da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori ed adeguarsi alle normative di legge.

Le Responsabilità del RLS

Il ruolo del RLS è fondamentale in ogni azienda, in quanto è l’unico che può interagire con tutti gli altri soggetti coinvolti nella salute e nella sicurezza per conto dei lavoratori. Il RLS vigila sulla qualità dell’ambiente di lavoro e partecipa a tutte le fasi del processo di prevenzione dei rischi lavorativi, dall’individuazione dei pericoli alla progettazione e all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione. 

Inoltre, il RLS funge da punto di riferimento tra datore di lavoro, lavoratori, sindacato e istituzioni, assicurando che ognuno sia consapevole dei propri ruoli e responsabilità.

Il RLS ha una responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle altre parti interessate per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni a lui assegnate. Per questo motivo, è necessario che riceva un’adeguata formazione, anche tecnica (vedi la nostra sezione formazione). 

Il D.Lgs. 81/2008, in ogni caso, non prevede sanzioni amministrative o penali a carico del RLS, in quanto la responsabilità decisionale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori spetta in ultima istanza al datore di lavoro. 

Tuttavia, il RLS può essere ritenuto responsabile civilmente in caso di danni causati dalla sua omissione o imperizia. Pertanto, è importante che l’RLS sia adeguatamente formato per svolgere i suoi compiti in modo corretto e professionale.

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La differenza tra responsabilità diretta e indiretta

La responsabilità civile diretta è definita come responsabilità dolosa o colposa, le cui conseguenze risarcitorie sono disciplinate dall’articolo 2043 del Codice Civile. Questo tipo di responsabilità si verifica quando la persona che causa il danno è anche la persona che ne è legalmente responsabile. 

La responsabilità indiretta, invece, si verifica quando, oltre alla persona che ha tenuto il comportamento dannoso, è responsabile anche un terzo. Questo tipo di responsabilità viene tipicamente imposta a chi si trova in una posizione di responsabilità per determinate attività, persone o cose. Lo scopo di questo schema è quello di aumentare le possibilità per la parte lesa di ottenere un risarcimento. 

Alcuni esempi comuni di questa tipologia di responsabilità sono la responsabilità del datore di lavoro per i danni causati dall’atto illecito di un dipendente o la responsabilità del proprietario di un immobile per i danni causati dalla negligenza di un inquilino.

Il ruolo del RLS nella gestione di un infortunio

Il RLS può intraprendere diverse azioni quando viene a conoscenza di un infortunio o di una malattia professionale all’interno della propria azienda. 

In primo luogo, può attingere e acquisire informazioni e documentazione aziendale relativa all’evento. Questa documentazione aiuterà a identificare le cause dell’infortunio o della malattia e può includere dati sui rischi specifici e ambientali legati all’evento, nonché sulle condizioni lavorative e organizzative in cui si è verificato.

Il RLS deve, inoltre, provvedere all’invio del primo certificato denuncia all’INAIL entro 48 ore dal momento della conoscenza dell’evento.

L’obiettivo principale della raccolta di tutte queste informazioni e documenti è quello di capire in quale area sia maturato l’evento cercando di individuare le principali cause che hanno portato al suo verificarsi.

Quando si verifica un infortunio sul posto di lavoro, è, inoltre, importante raccogliere informazioni dal lavoratore, dai testimoni e dai rappresentanti sindacali per comprendere appieno le circostanze dell’incidente. Queste informazioni possono aiutare a identificare eventuali rischi per la sicurezza e a prendere provvedimenti per prevenire incidenti futuri. 

Inoltre, l’indagine sull’incidente può aiutare a determinare se la stanchezza fisica o mentale abbia avuto un ruolo nell’incidente e se il lavoratore stava seguendo le corrette procedure di sicurezza. In alcuni casi, un incidente può anche dare il via a un’indagine amministrativa da parte dell’Ispettorato del lavoro.

Quando si analizza una malattia professionale, si devono prendere in considerazione diversi elementi aggiuntivi. In primo luogo, vanno considerati i fattori di rischio chimici e fisici, con particolare attenzione a quelli elencati nella tabella delle malattie professionali. 

In secondo luogo, occorre esaminare i tempi e le modalità di contatto con l’agente. In terzo luogo, occorre acquisire, se possibile, la documentazione sanitaria personale conservata dall’azienda. 

In quarto luogo, si deve tenere conto dei dispositivi di protezione individuale prescritti o forniti. Infine, si deve esaminare il rapporto del medico competente sui controlli sanitari periodici dei lavoratori. 

Prendendo in considerazione tutti questi fattori, è possibile ottenere un quadro più completo della situazione e trovare una soluzione più efficace.

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La Responsabilità Civile del RLS: obblighi ed esempi

Il RLS ha una responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle altre parti interessate per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni a lui assegnate. Per questo motivo, è necessario che riceva una formazione adeguata, anche di tipo tecnico. 

Tale figura deve essere in grado di svolgere con competenza le proprie mansioni al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Deve inoltre essere in grado di comunicare efficacemente con i lavoratori e con le altre parti interessate.

La Responsabilità Penale del RLS: obblighi ed esempi

È importante notare che il decreto non prevede sanzioni penali per il RLS. 

In primo luogo, per non scoraggiare l’assunzione di tale posizione, ma anche perché anche la consultazione – la forma più avanzata di partecipazione prevista dal decreto – implica che la decisione finale, e quindi la relativa responsabilità, spetta al datore di lavoro

Ciò non toglie che il RLS sia comunque responsabile – su un piano più generale, politico e morale – nei confronti dei lavoratori e degli altri stakeholder, per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni a lui assegnate. Da qui la necessità di un’adeguata preparazione anche a livello tecnico (ad esempio, considerando il parere che il RLS deve dare in merito alla valutazione dei rischi sul luogo di lavoro).

Le sanzioni per RLS: i casi più comuni

Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, gli RLS non sono soggetti ad alcuna sanzione amministrativa o penale. Questo perché i datori di lavoro sono i responsabili finali della salute e della sicurezza dei lavoratori. 

I datori di lavoro devono consultare gli RLS quando prendono decisioni che possono avere un impatto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, ma la responsabilità finale spetta al datore di lavoro.

Gli obblighi formativi del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

L’articolo 50, comma 1, del D.Lgs. 81/2008 prevede la formazione obbligatoria del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

La durata minima della formazione è di 32 ore, di cui 12 incentrate sui rischi specifici presenti in azienda e sulle misure di prevenzione e protezione adottate. 

La formazione deve tenere conto sia delle informazioni di carattere generale in materia di sicurezza sul lavoro, sia dei rischi specifici dell’impresa in cui si svolge l’attività lavorativa. 

L’obiettivo della formazione è quello di consentire ai Rappresentanti per la Sicurezza di svolgere efficacemente i propri compiti in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare, saranno in grado di identificare i rischi e i pericoli, di valutarli e di proporre misure di prevenzione e protezione adeguate.

I corsi per diventare RLS

Il programma del corso per ricoprire il ruolo di RLS copre i seguenti argomenti: principi giuridici italiani ed europei, legislazione generale e speciale in materia di SSL, principali soggetti coinvolti e relativi obblighi, definizione e individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi, individuazione delle misure di prevenzione e protezione, aspetti normativi della rappresentanza dei lavoratori, nozioni di tecniche di comunicazione. 

L’obiettivo del corso è fornire agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per ricoprire il ruolo di RLS.

L’aggiornamento per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Il ruolo degli RLS è fondamentale nelle aziende, in quanto sono responsabili del mantenimento della conformità alla sicurezza. Per garantire che gli RLS siano aggiornati sulle ultime procedure di sicurezza, è previsto un obbligo di aggiornamento annuale

Per le imprese che impiegano da 15 a 50 lavoratori, la formazione di aggiornamento ha una durata di 4 ore ogni anno. Per le imprese con più di 50 lavoratori sono necessarie 8 ore all’anno

Assicurandosi che gli RLS siano aggiornati sulle più recenti procedure di sicurezza, le imprese possono creare un ambiente più sicuro per i propri dipendenti.

FAQ sulle responsabilità del RLS

Vediamo ora alcune domande frequenti che gli utenti si pongono spesso nel momento in cui cercano informazioni a riguardo della responsabilità RLS civile e penale.

Il RLS è obbligatorio per ogni azienda?

Il RLS è una figura eletta dai lavoratori e non nominata dal datore di lavoro. Nelle aziende fino a 15 dipendenti, il RLS viene nominato internamente dai lavoratori, mentre in quelle con più di 15 dipendenti viene eletto tra le rappresentanze sindacali. In quest’ultimo caso, i lavoratori possono comunque decidere di non avvalersi di queste rappresentanze e procedere all’elezione di un RLS svincolato dai sindacati. 

Il RLS resta normalmente in carica per 3 anni ed è rieleggibile. Questo sistema garantisce che i lavoratori abbiano una voce forte nel loro posto di lavoro e può aiutare a prevenire lo sfruttamento da parte del datore di lavoro. 

Inoltre, il RLS ha il compito di garantire che le condizioni di lavoro siano sicure ed eque e che i lavoratori siano adeguatamente compensati per il loro lavoro. In quanto tale, l’RLS svolge un ruolo importante nella tutela dei diritti dei lavoratori.

Cosa succede se i lavoratori non eleggono il RLS?

Il datore di lavoro non è tenuto a comunicare nulla all’INAIL in merito alla scelta del RLS. Tuttavia,  è tenuto a comunicare all’Organismo paritetico la mancata elezione del RLS. Nel momento in cui l’organismo paritetico gli comunica il nominativo del RLS territoriale, il datore di lavoro dovrà versare nell’apposito fondo istituito presso l’INAIL un importo corrispondente a 2 ore lavorative annue per ciascun dipendente. Ciò al fine di garantire agli RLS un’adeguata remunerazione del tempo e dell’impegno profuso nello svolgimento delle loro mansioni.

A quale documentazione ha accesso il RLS?

Il RLS ha il diritto di avere una copia del documento di valutazione dei rischi, per poter svolgere adeguatamente il suo ruolo “istituzionale”. Infatti, solo conoscendo i rischi e le misure di prevenzione e protezione adottate dal datore di lavoro, può intervenire in modo efficace per migliorare la sicurezza sul lavoro. 

Inoltre, il RLS è tenuto per legge a partecipare al processo di valutazione dei rischi e a essere consultato sulle misure da adottare per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Pertanto, è fondamentale che il RLS abbia una copia del documento di valutazione dei rischi.

Quali sono le responsabilità e le sanzioni a carico del RLS?

Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, gli RLS non sono soggetti ad alcuna sanzione amministrativa o penale. Questo perché i datori di lavoro sono i responsabili finali della salute e della sicurezza dei lavoratori. 

I datori di lavoro devono consultare gli RLS quando prendono decisioni che possono avere un impatto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, ma la responsabilità finale spetta al datore di lavoro.

Qual è la formazione prevista per il RLS?

I contenuti della formazione di base prevista per gli RLS devono avere una durata minima di 32 ore, di cui 12 riferite ai rischi specifici presenti in azienda e alle conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate. Vi è, inoltre, un obbligo di aggiornamento annuale della formazione degli RLS pari a 4 ore per le aziende dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore per le organizzazioni con più di 50 dipendenti.

Quando un RLS può far ricorso all'organo ispettivo?

Il RLS può rivolgersi alle autorità competenti se ritiene che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro e i mezzi utilizzati per attuarle siano inadeguati a garantire la sicurezza e la salute sul lavoro

Ciò può accadere, ad esempio, se il datore di lavoro non fornisce al RLS informazioni sui rischi o non tenga conto del suo parere nel momento in cui deve prendere decisioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro. 

In questi casi, il RLS può contattare direttamente l’organismo ispettivo per richiedere un intervento. L’autorità competente può quindi effettuare un’ispezione per verificare le affermazioni del RLS e, se necessario, adottare le opportune misure correttive.

Cosa succede se RLS non firma il DVR?

Il RLS non può rifiutarsi di firmare il DVR. La firma implica solo la conferma dell’avvenuta consultazione e non implica l’adesione o meno alle decisioni dell’azienda (Accordo Interconfederale paragrafo 8, lettera c)). 

Se si ritiene che ci siano state incongruenze rispetto alla consultazione o per la valutazione che l’azienda ha adottato, si deve comunque firmare il DVR, ma si può scrivere la dicitura: “per presa visione”

È importante scrivere eventuali commenti nel verbale della riunione periodica. Tali osservazioni potrebbero essere determinanti per un eventuale coinvolgimento degli organi di vigilanza. 

Scrivendo “per presa visione” accanto alla propria firma sul DVR, si indica che non si è d’accordo con il contenuto del documento, ma lo si firma comunque per confermare che la consultazione è avvenuta.

Qual è il ruolo del RLS nella stesura del DVR?

Il DVR deve essere costantemente accessibile al RLS per consentirgli di esercitare la sua funzione di controllo sul rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro. Infatti, secondo il D.Lgs. 81/08, art. 36, c. 2, i rappresentanti dei lavoratori devono avere la possibilità di verificare in qualsiasi momento la corretta applicazione delle disposizioni di sicurezza previste dalla legge e dall’organizzazione del datore di lavoro. 

Inoltre, è consigliabile che il RLS riceva una formazione periodica sull’utilizzo del DVR per poterne sfruttare appieno le potenzialità e svolgere efficacemente la funzione di controllo.

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti del RLS?

Il datore di lavoro è tenuto a consentire al RLS il pieno accesso alla documentazione relativa alla sicurezza sul lavoro, nonché a fornire un’adeguata formazione ai sensi dell’articolo 37 e degli Accordi Stato-Regioni. 

Il datore di lavoro deve inoltre garantire al RLS il tempo necessario per lo svolgimento dei suoi compiti senza perdita di retribuzione, nonché i mezzi e gli spazi necessari per l’effettivo svolgimento delle sue mansioni.

Quando deve essere consultato RLS?

La valutazione dei rischi è una parte importante del piano di sicurezza dell’azienda. IL RLS deve essere consultato in anticipo e in modo tempestivo sulla Valutazione dei rischi. Tale figura, infatti, può aiutare a identificare i pericoli e a determinare il livello di rischio associato a ciascun pericolo. Il RLS può anche aiutare a sviluppare controlli per mitigare i rischi identificati nella Valutazione dei rischi.